Lo prova anche uno studio controllato. Possono davvero aiutare a star meglio chi soffre di dolori cronici al collo.
Chi deve fare i conti con la cervicale prima o poi li prova. Ma sull’efficacia dei massaggi per risolvere dolori al collo che si trascinano da tempo non ci sono molte ricerche, così un gruppo di ricercatori di Seattle ha appena condotto una sperimentazione sul tema per verificare pro e contro della massoterapia.
La ricerca, che è stata pubblicata su Clinical Journal of Pain , è stata finanziata dall’ente americano che si occupa di verificare sicurezza ed efficacia delle cure alternative, il National Center for Complementary and Alternative Medicine . I ricercatori hanno coinvolto 64 pazienti con dolori al collo che duravano da almeno 12 settimane; alcuni hanno ricevuto un libretto con informazioni e consigli per l’auto-cura, altri sono stati sottoposti a un ciclo di massaggi che prevedeva 10 sedute lungo l’arco di 10 settimane, condotte da terapisti che effettuavano massaggi secondo tecniche standard e davano anche ai pazienti piccoli suggerimenti per stare meglio. Tutti sono stati valutati a 4, 10 e 26 settimane dall’inizio della sperimentazione per capire se le condizioni del collo erano migliorate, ad esempio in termini di dolore e funzionalità riacquistata.
MIGLIORAMENTI – Dopo 10 e 26 settimane chi aveva ricevuto i massaggi stava decisamente meglio degli altri e al termine dello studio non aveva aumentato l’uso di antidolorifici, cosa che invece era successa a quelli che avevano avuto soltanto il libretto di auto-cura (in questi pazienti il consumo di farmaci era cresciuto del 14 per cento). Non è stato registrato nessun effetto collaterale rilevante, così i ricercatori concludono che i massaggi sono sicuri ed efficaci per trattare la cervicale, almeno nel breve termine. Anche se, ammettono, occorreranno altri studi per seguire i pazienti più a lungo (almeno un anno) e determinare tipologia e «dosi» più appropriate per i massaggi. Anche Feliciantonio Di Domenica, responsabile del Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Gaetano Pini di Milano, conferma l’efficacia dei massaggi: «Noi in genere li associamo a una ginnastica specifica per il rachide cervicale e prevediamo 10 sedute più ravvicinate, nell’arco di due settimane. Pur tenendo conto di queste differenze con l’approccio degli statunitensi, anche nella nostra esperienza la massoterapia decontratturante classica si è rivelata in effetti molto utile in caso di cervicale cronica. Tant’è che si fa da anni».
MASSAGGIATORI – «In caso di cervicale cronica, infatti, i muscoli del collo sono ipotrofici da poco uso, contratti, non lavorano bene insomma – prosegue Di Domenica –. Il massaggio migliora l’irrorazione sanguigna ai muscoli e ne riduce rigidità e ipotrofia: quindi, nel caso di dolori cronici, può essere efficace perché riesce a diminuire realmente il dolore. Non ha neanche grosse controindicazioni, basta usare il buonsenso: solo in caso di ulcere o fragilità dei vasi può essere consigliabile evitarlo, e magari va fatto con cautela in chi ha problemi di coagulazione. Ma anche in questi pazienti l’unico pericolo è la comparsa di ematomi del tutto innocui, a parte il fastidio estetico». A chi ci si deve rivolgere per un ciclo di massaggi anti-cervicale? «Occorre la prescrizione del medico, che può essere l’ortopedico, il fisiatra o anche il medico di famiglia – spiega Di Domenica –. Poi, qualsiasi bravo massaggiatore è perfettamente in grado di eseguire massaggi standard per la cervicale. Bisogna però sgombrare il campo dagli equivoci: questi massaggi non hanno nulla a che vedere con la chiropratica o l’osteopatia, che sono ben altro rispetto alla massoterapia classica».
Elena Meli (15 luglio 2009)